Descrizione

L'iniziativa di riunire tutti gli scritti del grande pensatore lombardo, molti dei quali poco conosciuti o inediti, in una raccolta innovativa e criticamente fondata ha origine nel 1978, allorché Mediobanca, con il convinto sostegno di Franco Venturi, Leo Valiani e Luigi Firpo, scelse di onorare attraverso la pubblicazione di questa Edizione Nazionale la memoria di Adolfo Tino, presidente dell'Istituto per oltre un ventennio, che era scomparso pochi mesi prima. La dedica dell'opera alla memoria di Adolfo Tino non era casuale: nella figura e nell'attività di Tino era infatti agevole ravvisare il medesimo intreccio di ideali di giustizia e di libertà, di volontà di riforma e di impegno nella vita pubblica che avevano contraddistinto, due secoli prima, l'opera di Cesare Beccaria. Quell'iniziativa e quella dedica suonavano, così, anche come l'affermazione di una ideale continuità dell'illuminismo lombardo, come il ribadimento di una fedeltà ai valori e ai principi che avevano animato, nel XVIII secolo, una delle più feconde stagioni della vita intellettuale e civile di Milano. All'edizione fu preposto un comitato scientifico formato da Carlo Capra, Aldo De Maddalena, Luigi Firpo, Ariberto Mignoli, Letizia Pecorella, Leo Valiani, Franco Venturi e Sergio Zaninelli. A Luigi Firpo, che diresse la collana con esemplare impegno fino al 1989, data della sua scomparsa, subentrò nel compito di direzione e coordinamento scientifico Gianni Francioni, che tuttora la guida con felice competenza e chiarezza di visione. L'Edizione Nazionale beccariana è non solo una raccolta integrale di testi, ma è altresì un'edizione critica, con apparato filologico delle varianti, appendici per manoscritti e stesure superate, note di commento, saggi critici volta a dar conto delle precedenti edizioni e dei criteri seguiti, e a tracciare una vera e propria storia di ogni scritto di Beccaria, dalla prima elaborazione all'ultima stampa vigilata dall'autore. Il corpus risulterà alla fine composto di 16 volumi, cui se ne aggiungerà un ultimo di addenda, documenti, indici. Tale corpus, ora pubblicato nella sua interezza, contribuisce a documentare l'intensa attività di gestione della cosa pubblica che si attuò nell'ambito delle magistrature dello Stato di Milano sul fine del XVIII secolo, nonchè il fondamentale apporto di Beccaria a quel nuovo clima culturale e politico in cui l'amministrazione pubblica e la riflessione economica stavano divenendo sempre più importanti.